Vince solo chi è convinto di poterlo fare (Virgilio)
In alcuni casi il cibo può diventare il principale strumento per gestire o reagire ad emozioni negative. Si può mangiare per rabbia, frustrazione, ansia, perché si è stressati, annoiati o ci si sente soli, per un problema che non si riesce a risolvere, per riempire un vuoto interiore. A volte si tratta di disagi legati ad una situazione specifica, contingente, di fronte alla quale ci si trova impreparati.
Quando all’origine del nostro cattivo rapporto con il cibo vi è un disagio, l’associare alla consulenza nutrizionale una serie di colloqui di counseling può aiutare ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé, del proprio corpo e delle proprie emozioni.
La dottoressa Alessandra Travaglini, professional certified counselor, attraverso una serie di incontri di counseling finalizzati ad affrontare e superare il disagio, è a disposizione in questo studio affiancando il tuo percorso verso la consapevolezza, il cambiamento e la crescita.